Lapacho o Taheebo è il nome di una tisana dalle molteplici virtù benefiche.

I primi ad apprezzare le virtù degli estratti di questa pianta detta Tabebuia Impetiginosa, furono le popolazioni indigene del Centro e Sud-America. Già migliaia di anni fa raccoglievano la parte interna della corteccia di questo albero ‘miracoloso’ per la cura di moltissime malattie di origine virale e batterica.

Appartiene alla famiglia delle Bignoniacee che si caratterizza per le fioriture coloratissime che vanno dal giallo al rosa, passando per il rosso e il porpora.

Le varietà di lapacho sono moltissime e non facilmente distinguibili tra loro, ma pare che quelle utilizzabili a fini terapeutici siano il lapacho scarlatto e il lapacho rosa.

Le proprietà benefiche attribuite al lapacho si riferiscono sopratutto al complesso minerale particolarmente ricco di calcio, magnesio, fosforo, zinco, cromo, silicio, manganese, rame, potassio sodio, agli oligo-elementi e a due sostanze dal potere antibatteriche il lapacholo e la xilodina , utili per contrastare funghi, batteri, per tonificare e depurare l’organismo e per stimolare le sue naturali difese.

Non a caso, le principali proprietà attribuite a questa pianta sono antinfiammatorie, antivirali, antibatteriche, antiossidanti, antifungine, depurative e tonificanti. 

Da sempre il Lapacho è considerato un toccasana per la cura di diverse infezioni ed è particolarmente consigliato in caso di candida, cistite e infezioni vaginali. L’uso topico è riferito al trattamento di lesioni cutanee, psoriasi e punture di insetto.

Studi più recenti hanno dimostrato l’efficacia del Lapacho per riattivare e rafforzare le difese immunitarie, per contrastare l’invecchiamento cellulare, stimolare la produzione di globuli rossi e per regolare i livelli di zuccheri nel sangue.

Il decotto di Lapacho – dolce e gradevole con un sottofondo piacevolmente legnoso – sorseggiato quotidianamente poco prima del cambio stagionale, è un ottimo rimedio naturale per rinforzare le difese dell’organismo e prevenire la maggior parte delle malattie da raffreddamento tipiche del periodo invernale, ma è ottimo da assumere in qualsiasi momento dell’anno, dolce e gradevole con un sottofondo piacevolmente legnoso