Il Giappone è un paese che affascina da sempre per i suoi rituali e cerimonie: fra questi, uno dei più conosciuti è senz’altro la cerimonia del tè. 

Quello che non tutti sanno è che la cerimonia del tè” o “via del tè”, in giapponese sadō o cha no yu, affonda le sue radicinel Buddismo Zen e che in antichità era una pratica di meditazione spirituale molto amata dai monaci e dai samurai. 

Durante il regno del Principe Shotoku (574-622) era infatti comune spedire in Cina molti monaci buddisti che avevano intenzione di approfondire la loro religione, i quali presero l’abitudine di consumare questa “magica” bevanda per rimanere svegli e vigili durante lo studio e la meditazione. 

Il monaco buddista che per primo portò in Giappone la cultura del tè fu Eisai Myo-an. 
Eisai studiò presso una setta buddista che usava meditare bevendo tè in polvere miscelato con un frustino di bambù all’interno di grandi ed imperfette tazze. La tazza veniva fatta passare da un monaco all’altro perché ritenevano che bere tutti insieme la stessa bevanda avrebbe unito i loro spiriti. 

La pratica si ripeteva in vari momenti della giornata celebrando una sorta di Cha no yu primordiale.
Così si beveva il tè in epoca Song in Cina, polverizzato finemente con l’ausilio di macine di granito e poi “sbattuto” con l’acqua calda ottenendo così una “spuma di giada”.  Eisai inoltre raccomandò il tè anche come medicina contro l’inappetenza, paralisi, febbri, ed altre malattie comuni all’epoca scrivendone successivamente un saggio detto Kissa Yojoki. 

In seguito la tecnica della cerimonia del tè o Cha No YU fu perfezionato da Sen-no-Rikyu (1518-1591), ed è da lui che discendono le tre principali scuole del tè ora fiorenti. 

Oggi il “Sadō” dunque, è un rituale, una vera e propria cerimonia in cui i partecipanti si allontanano dal mondo terreno, cercando l’armonia e la pace interiore. 

Tutto ha luogo in una stanza, decorata con materassi tatami e qualche fiore , un evento formale può durare fino a 4 ore e include un pasto e il servizio del tè per due volte. 

Ci vogliono anni per imparare l’arte del servire il tè. Studi di filosofia, estetica, arte e calligrafia così come l’apprendimento della sua meticolosa preparazione. Tutto è fatto per il  benessere e la gioia degli ospiti. Tutti i movimenti e i gesti sono pensati per mostrare rispetto e amicizia.