Questa meraviglia arriva dal nord del Vietnam; siamo proprio ai confini con lo Yunnan cinese. E’ uno Sheng relativamente giovane, del 2018, ma gli alberi selvatici (cultivar Snow Shan) da cui deriva sono piante centenarie. Il giardino si trova a circa 1200 mt e il clima temperato, con temperature tra i 10° e i 30° durante tutto l’anno, insieme alla composizione del suolo, rendono questa zona particolarmente favorevole alla crescita di queste piante. La materia prima d’eccellenza e la maestria artigianale nella produzione ci regalano uno Sheng dalle caratteristiche organolettiche paragonabili ai migliori Sheng d’annata cinesi. Il profumo delle foglie ci ricorda i sentori caldi del cuoio; il colore dell’infusione è un intenso color ambra, le note aromatiche sono decise e quello che ci sorprende in bocca è la evidente dolcezza che termina con note e sfumature floreali e leggermente speziate.
Sheng Pu Erh:This wonderful selection arrives from the north of Vietnam, close to the Chinese border. The harvest is dated 2018, young to be a Sheng Pu Erh, but the tea trees are very old, more than a century. The tea estate is around 1200 mt, the climate and all the environment condition, make this area suitable for the growth of the tea trees. The row material is of excellent quality, so this Sheng has a taste profile which complexity has nothing less comparing to the better Chinese Sheng Pu erh: It’s extremely smooth and sweet with a light flowery and smoky touch.
Gli Sheng Cha sono la categoria di Pu erh per i quali il processo di fermentazione avviene in modo spontaneo e naturale e proprio per questo vengono preferiti rispetto ai loro cugini Shu (a fermentazione controllata), anche se molto si potrebbe dire per dimostrare che queste 2 categorie sono in realtà paritetiche dal punto di vista di peculiarità specifiche e gradi di qualità!
Venendo agli Sheng, la traduzione letterale del nome cinese 生茶 (Sheng Cha) è “Raw Tea”, ovvero “Tè grezzo”, o “non cotto”, o “non maturo” o “crudo”. Ed in effetti questi termini ci indicano chiaramente la natura di questi tè, che nascono come Acerbi, per poi evolvere e maturare fino ad arrivare ad un prodotto finito (a questo punto) che avrà cambiato la sua natura iniziale.
Un PuErh Sheng opportunamente invecchiato naturalmente, subisce un naturale cambiamento del suo colore (per questo a volte si può sentir parlare di processo di “inscurimento”), passando da un grigio-verde ad un colore più scuro, brunito. L’invecchiamento naturale inoltre gli fa perdere quelle note aromatiche un po’ “grezze” ( lievemente acerbe, aspre e ruvide che rimandano al cuoio bagnato) per conferirgli una rotondità ed un’armonia nel gusto ed una lunga persistenza ed è proprio questa caratteristica aromatica che ha reso storicamente famoso il Pu-erh.
Vale la pena evidenziare nuovamente che un altro aspetto fondamentale è l’età della pianta di partenza. C’è chi sostiene che sia addirittura più importante questo elemento rispetto alla stagionatura che il tè ha subito. Vero è che Puerh Sheng provenienti da alberi selvatici molto vecchi, centenari, anche in pochi anni riescono a regalare delle tazze molto ben bilanciate e rotonde…a parità di invecchiamento, uno Sheng proveniente da piante giovani risulterà sicuramente molto più astringente ed acerbo.